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costruzione meccanica, e il suo genio io portava alla costruzione matematica. Tutto ciò che egli ha compiuto in pittura e in architettura, per quanto grandioso, fu una concessione fatta al suo tempo, ma una violenza fatta al suo carattere. Egli si avvia col Perugino e col Credi, col Bramante e col Sangallo sul fecondo cammino della pratica, e solitario si smar- nsce nella scienza; le necessità della vita e 1 indole del tempo lo inducono a riaf¬ ferrare per un istante rarte> ma rintimo della sua mente lo trascina di nuovo alla investigazione teorica e astratta; la sto¬ na della sua vita è il ripetersi di questa perpetua vicenda, che infrange e rovina opera e la potenza sua : non è la serena vita della tradizione, ma il naufragio di- tutto un essere, che anela a ciò che il suo secolo gli vieta, che vuole ciò che il suo secolo gli toglie. Veduto sotto questo aspetto Leonardo a Vinci compare nella sua luce storica: i carattere « vario et indeterminato forte » della sua esistenza si comprende nelle sue