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NATURA. 177 figure con lor colli torti, e, se ’l maestro è dappoco, le sue figure paiono la pigrizia ri¬ tratta al naturale, e, se ’l maestro è spro¬ porzionato, le figure sue son simili, e, s’egli è pazzo, nelle sue istorie si dimostra larga¬ mente, le quali sono nemiche di conclusione- e non stanno attente alla loro operazione, anzi chi guarda in qua e chi in là, come se sognassino ; e cosi, segue ciascun acci¬ dente in pittura il proprio accidente del pittore. E avendo io più volte considerato la causa di tal difetto, mi pare, che sia da giu¬ dicare, che quella anima, che regge e go¬ verna ciascun corpo, si è quella che fa il nostro giudizio innanzi sia il proprio giu¬ dizio nostro. Adunque ella ha condotto tutta la figura dell’ omo, coni’ ella ha giudicato' quello stare bene, o col naso lungo o corto o camuso, e cosi li ha fermo la sua altezza e figura, ed è di tanta potenza questo tal giudizio ch’egli move le braccia al pittore, e fagli replicare se medesimo, parendo a essa anima, che quello sia il vero modo di figurare l’ omo, e, chi non fa come lui, fac¬ cia errore. E, s’ ella trova alcuno, che simi¬ gli al suo corpo, eh’ eli’ ha composto, ella l'ama e s’innamora di quello, e per que- . da Vinci. U2. 7ZZZW