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172 i pensieri.


fare in fra loro uno medesimo concorso a uno solo loco, anzi bastava che l’occhio operasse l’uffizio del sentimento sulla sua superfizie e non mandare, per la via delli nervi ottici, la similitudine delle cose vedute al senso, che l’anima, alla sopra detta ragione, le poteva comprendere in essa superfizie dell’occhio. E similmente al senso dell’udito bastava solamente la voce risonasse nelle concave porosità dell’osso petroso, che sta dentro all’orecchio, e non fare da esso osso al senso comune altro transito, dove essa s’abbocca, e abbia a discorrere al comune giudizio.

Il senso dell’odorato ancora lui si vede essere dalla necessita costretto a concorreire a detto judizio; il tatto passa per le corde forate,1 ed è portato a esso senso, le quali corde si vanno spargendo, con infinita ramificazione, in nella pelle, che circonda le corporee membra e visceri.

Le corde perforate portano il comandamento e sentimento delli membri offiziali,2 le quali corde e nervi, infra i muscoli e le coste, comandano a quelli il movimento; quelli ubbidiscono e tale obbedienza si mette

  1. corde = nervi.
  2. membri offiziali = muscoli.