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sua coda, e molte volte mi percotessi eoi* tal coda dentro alle labbra. XCII. — PERCHÈ LI PICCOLI UCCELLI NON VO¬ LANO IN GRANDE ALTEZZA, NE LI GRANDI UCCELLI SI DILETTANO VOLARE IN BASSO. Nasce per causa che li piccoli uccelli, essendo sanza piume, non reggano alla im¬ mensa freddezza della grande altura del¬ l’aria, nella quale* li avvoltoi e le aquile e altri grossi uccelli, ben piumosi e vestiti di molti gradi di penne. Ancora li uccelli piccoli, con deboli e scempie** ali, si sostengano in questa aria bassa, che è grossa, e non si sosterrebbono nell’ aria sottile, che poco resista. XCIII. — FACCIAMO NOSTRA VITA COLL’ ALTRUI MORTE. In nella cosa morta riman vita dissen- sata, la quale, ricongiunta alli stomachi dei vivi, ripiglia vita sensitiva e ’ntellettiva. XCIV. — COME IL CORPO DELL’ ANIMALE AL CONTINUO MORE E RINASCE. Il corpo di qualunque cosa, la qual si nutrica, al continuo more e al continuo ri-

  • Sott. : vivono.
    • sottili..