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quali alcuni dimandano saette e altri lin¬ gue di serpenti, e non si troverebbero tanti membri di diversi animali insieme uniti, se lì da’ liti marini gittati non fussino. E ’l diluvio lì non li avrebbe portati, per¬ chè le cose gravi piti dell’ acqua, non stan¬ no a galla sopra l’ acqua, e le cose predette non sanano in tanta altezza, se già a nuoto ivi sopra dell’ acque portate non furono, la qual cosa è impossibile per la lor gravezza. Dove le vallate non ricevono le acque salse del mare, quivi i nicchi mai non si vedono, come manifesto si vede nella gran valle d’Arno di sopra alla Gonfolina, sasso per antico unito con Monte Albano in forma d’ altissimo argine, il quale tenea ringor- gato tal fiume in modo che, prima che ver¬ sasse nel mare, il quale era dopo ai piedi di tal sasso, componea due grandi laghi, de’ quali il primo è, dove oggi si vede fio¬ rire la città di Fiorenze insieme con Prato e Pistoia, e Monte Albano seguiva il resto dell’ argine insin dove oggi è posto Ser- ravalle. Dal Val d’ Arno di sopra insino Arezzo si creava un secondo lago, il quale nell’ antidetto lago versava le sue acque, chiuso circa dove oggi si vede Girone, e occupava tutta la detta vaile di sopra per