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Nel 1502 ingegnere militare di Cesare Bor¬ gia, sente che le angustie della pratica gli tolgono le larghe visioni della teoria: si ri¬ trae allora in Firenze. Nel 1501 aveva avuto sollecitazioni da Isabella d’Este, per mezzo del generale dei carmelitani Pietro da Nuvolaria « perchè facesse uno qua- i dretto de la Madonna devoto e dolce, come è il suo naturale. » Il Vinci aveva promesso caldamente, e poi, smarrito nelle indagini scientifiche, non ne aveva fatto nulla. « Per quanto me occorre, aveva ri¬ sposto il frate alla gentile marchesana di Mantova, la vita di Leonardo è varia et indeterminata forte, sì che pare vivere a giornata. Ha facto solo dopoi che è ad Firencie uno schizo d’uno cartone, (dove) finge uno Christo bambino de età circa uno anno. Altro non ha facto se non che dui suoi garzoni fano ritracti, et lui alle volte in alcuno mette mano. Di opra FORTE ALLA GEOMETRIA, IMPACIENTISSIMO al pennello. » Ora il 13 maggio 1504, dopo una vana attesa, Isabella ritorna alla carica domandandogli per lettera