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Il secolo XY era ostile a questo pa&- saggio : spinto dalla sete di un rinnova¬ mento domandava non di pensare, ma d' fare. Leonardo era invece nato per il tra¬ vaglio del pensiero. La poesia, la pittura; la scultura, l’ architettura, la musica, le invenzioni della stampa, della polvere e di strumenti meccanici, le scoperte geografi¬ che, nel loro più meraviglioso fiore, era ciò che il Rinascimento vedeva e ammi¬ rava : la legge astratta non veniva ap¬ prezzata nel suo giusto valore, quasi non si intendeva la sua ragionevolezza. Leo¬ nardo invece passa, per un prepotente bi¬ sogno, dal concreto all’astratto, dalla pra¬ tica alla teorica, dall’ arte alla scienza, portando a sviluppo quella stessa tendenza degli spiriti che, nata intorno a lui, do¬ veva pienamente manifestarsi solo due secoli dopo. Nel 1500 il carattere della vita del Vinci è ben definito : l’ idea dominante q svolgere e condurre a compimento le sue ricerche naturali; il proposito fermo è fare al secolo le minori concessioni possibili.