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esso dormiente guardato, d’ alcuna cosa non sia offeso. XII. — PROYVIDENZIALITA DELLA DILATAZIONE E RESTRINGIMENTO della PUPILLA. La pupilla dell’ occhio si muta in tante varie grandezze, guante son le va» eia delle chiarezze e oscurità delti oblnetU, che di- nanzi se le rappresentano. . In questo caso la natura ha ripar ato alia virtù visiva, quando ella è offesa calla so¬ perchia luce, di riBtrignere la pupil a de - V occhio, e, quando è offesa da 6 oscurità, d'allargare essa luce a smnlit dine della bocca della borsa. E fa qui la na¬ tura, come quel che ha troppo lume all» sua abitazione, che serra una mezza fine¬ stra, e più o rnen, secondo la necessi quando viene la notte, esso apre tutta ve,ss finestra, per vedere meglio denti o a detta abitazione. E usa qui la natura una confa¬ no* equazione, col continuo te“Perar® ragguagliare, col crescere la pupilla e dimi nutria a proporzione delle predette oscu¬ rità o’chiarezze, che dinanzi al continuo -e le rappresentano.