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112 i pensieri. - la scienza.


II. — natura e scienza.

La natura è piena d’infinite ragioni, die non furono mai in isperienza.

III. — leggi necessarie dominano i fatti della natura.

La necessità è maestra e tutrice della natura.

La necessità è tema e inventrice della natura, è freno e regola eterna.

IV. — la rispondenza degli effetti alla potenza della loro cagione e necessaria.1

Ogni corpo sporico di densa e resistente superfice, mosso da pari potenza, farà tanto movimento con sua balzi, causati da duro e solido smalto,2 quanto a gettarlo libero per l’aria.

O mirabile giustizia di te, Primo Motore, tu non Lai voluto mancare a nessuna potenza l’ordine e qualità de’ sua necessari effetti! Conciò sia che una potenza deve cacciare 100 braccia una cosa vinta da lei, e quella nel suo obbedire trova intoppo:

  1. La legge affermata qui da Leonardo è quella stessa che il Galilei dichiarava nei Dialoghi delle scienze nuove (Opere, ed. Alberi. Voi. XIII, pag.177): scendendo un corpo in vari modi, deviato per obbliquità di rimbalzi, giunge al medesimo punto ch’egli avrebbe toccato, se vi fosse pervenuto senza altro impedimento: «Ogni movimento fatto dalla forza, scrive col suo stile limpido e conciso il Vinci, conviene che faccia tal corso, quanto e la proporzione della cosa mossa con quella che muove; e, se ella troverà resistente opposizione, finirà la lunghezza del suo debito viaggio per circolar moto o per altri vari risaltamenti e balzi, i quali, computato il tempo e il viaggio, fìa come se ’l corso fosse stato sanz’alcuna contraddizione.» Manoscritto A, folio 60 v°.
  2. dal percuotere su un piano liscio e sodo.