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106 | i pensieri. |
delle cose, che se li pongono dinanzi. E facendo così, lui parrà essere seconda Natura.
LXXXVIII. — consiglio.
La mente del pittore si deve al continuo trasmutare in tanti discorsi, quante sono le figure delli obbietti notabIII, che dinanzi gli appariscano; e a quelle fermar il passo, e notarli, e fare sopra esse regole, considerando il loco e le circostanze, e lumi e ombre.
LXXXIX. — vita del pittore filosofo ne’ paesi.
Al pittore è necessario la matematica appartenente a essa pittura e la privazione de’ compagni, che son alieni dalli loro studi, e cervello mutabile secondo la varietà delli obbietti, che dinanzi se li oppongono, e remoto da altre cure.
E s’è nella contemplazione e definizione d’un caso, come accade quando l’obbietto muove il senso, allora di tali casi si deve giudicare quale è di più faticosa definizione, e quello seguitare insino alla sua ultima chiarezza, e poi seguitare la definizione dell’altro.
E sopra tutto essere di mente eguale a la superfizie dello specchio, la quale si tra-