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LXXIX. — L’ INFINITO NON SI PUÒ ABBRACCIARE COLLA RAGIONE. Qual’ e quella cosa, che non si dà e s’ ella si dessi non sarebbe ? Egli è lo infinito, il quale, se si potesse dare, sarebbe limitato e finito, perchè ciò, che si po’ dare ha termine colla cosa, che la circuisce ne’ sua stremi, e ciò che non si po' dare è quella cosa, che non ha termini. LXXX. — SUL MEDESIMO SOGGETTO. De anima. Il moto della terra contro alla terra, ricalcando quella, poco si move la parte percossa. L’acqua percossa dall’acqua fa circuii dintorno al loco percosso ; Per lunga distanza la voce in fra l’aria; Piu lunga in fra ’l foco ; Piu la mente in fra l’ universo, ma per¬ chè l’ è finita non s’ astende in fra lo ’nfinito. LXXXI. — LA FINALITÀ DELLE COSE TRASCENDE LA MENTE UMANA. 0 speculatore delle cose, non ti laudare di conoscere le cose, che ordinariamente, per sè medesima la natura, per sua ordini, naturalmente conduce ; ma rallegrati di co-