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98 i pensieri.


podestà dell’omo, ma gran parte de’ loro effetti son noti.nota

LXXVII. — come la massa dell’acqua, che circonda la terra, ha forma sferica.

Questa è difficile risposta; ma per questo non resterei di dirne il mio parere. L’acqua, vestita dell’aria, naturalmente desidera stare unita nella sua spera, perchè in tal sito essa si priva di gravità. La qual gravità è dupla, cioè che’l suo tutto ha gravità attesa al centro delli elementi, la seconda gravità attende al centro d’essa spericità d’acqua; il che se cosi non fussi, essa farebbe di se solamente una mezza spera, la qual è quella che sta dal centro in su. 103 Ma di questo non veggo nello umano ingegno modo di darne scienza, eli’ a dire, come si dice della calamita che tira il ferrò, cioè, che tal virtù è occulta proprietà, delle quali n’è infinite in natura.

LXXVIII. — la divisibilità all’infinito è un’astrazione mentale.

Ciò ch’è divisibile in atto è ancora divisibile in potenzia, ma non tutte le quantità, che son divisibili in potenzia fieno divisibili in atto. 1

  1. Secondo le dottrine aristoteliche, era concesso alla mente umana di conoscere la natura dei quattro elementi terra, acqua, aria e fuoco, risultanti dalla varia mescolanza del grave col leggero, dell’umido col secco, principi ultimi componenti la molteplice varietà delle cose. Si veda Aristotile, De costo. Lib. IV, cap. 4. — Leonardo ne ^a qui la possibilità di conoscere la natura de ’li elementi, che compongono la realtà esterni; come altrove (Codice Atlantico, folio 79 r°, pag. 187) aveva negato, a somiglianza lei suo contemporaneo Niccolò Cusano, la possibilità di giungere alla conoscenza di elementi primitivi in generale. Cfr. Lasswitz, Geschichte der Atomistik vom Mittelalter bis Newton. Hamburg und Leipzig, 1890. I, pag. 278.