Pagina:Da Vinci - Frammenti letterari e filosofici.djvu/143


la scienza. 95

tigio risurge, è bugiarda e confusa scienza e non certezza rinata.

Ma le vere scienze son quelle, che la speranza ha fatto penetrare per li sensi e posto silenzio alla lingua de’ litiganti, e che non pasce di sogno li suoi investigatori, ma sempre sopra li primi veri e noti principi procede successivamente e con vere seguenze insino al fine; come si dinota nelle prime matematiche, cioè numero e misura, dette Aritmetica e Geometria, che trattano con somma verità della quantità discontinua e continua.

Qui non si arguirà, che due tre facciano più o men che sei, nè che un triangolo abbia li suoi angoli minori di due angoli retti, ma con eterno silenzio resta distrutta ogni arguizione, e con pace sono finite dalli loro devoti, il che far non possono le bugiarde scienze mentali.

E se tu dirai tali scienze vere e note essere di spezie di meccaniche, imperocchè non si possono finire se non manualmente, io dirò il medesimo di tutte lo arti, che passano per le mani degli scultori, le quali sono di spezie di disegno, membro della pittura; e l’Astrologia e le altre passano per le manuali operazioni, ma prima sono mentali, com’è