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94 i pensieri.


LXIX. — le vere scienze sono quelle che si fondano sulla testimonianza dei sensi.

Dicono quella cognizione esser meccanica, la quale è partorita dall’esperienza, e quella esser scientifica, che nasce e finisce nella niente, e quella esser semimeccanica, che nasce dalla scienza e finisce nella operazione manuale.

Ma a me pare che quelle scienze sieno vane e piene di errori, le quali non sono nate dall’esperienza, madre di ogni certezza, e che non terminano in nota esperienza, cioè che la loro origine o mezzo o fine non passa per nessuno de’ cinque sensi.

E se noi dubitiamo di ciascuna cosa, che passa per li sensi, quanto maggiormente dobbiamo noi dubitare delle cose ribelli a essi sensi, come dell’essenza di Dio e dell’anima e simili, per le quali sempre si disputa e contende? E veramente accade, che sempre, dove manca la ragione, supplisce le grida, la qual cosa non accade nelle cose certe. Per questo diremo, che dove si grida non è vera scienza, perchè la verità ha un sol termine, il quale, essendo pubblicato, il litigio resta in eterno distrutto, e s’esso li-