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chè si dice mai a sè medesimo avere sa¬ tisfatto.* » E il Vasari, come un’ eco di questi primi contrasti, ripeterà l’ accusa e la tramanderà ai posteri — giustificandola, come il Verini e l’Anonimo, con il con¬ cetto di un’ eccessiva incontentabilità di Leonardo.** Intanto il cartone di Adamo ed Èva nel 'paradiso terrestre , la Testa della Me¬ dusa , V Adorazione de’ Magi rimangono im¬ perfetti « come quasi intervenne in tutte le cose sue. » Nel 1482 il Vinci abbandona Firenze. Il concorso aperto dal duca di Milano per una statua equestre a Francesco Sforza non era stato che la causa occasionale di questa partenza, frutto in realtà della propria miseria e del disgusto suscitato negli altri per lavori assunti e non con¬ dotti a termine.*** Il calore col quale il

  • Arch. Storico Italiano. Firenze, 1872, serie III,

voi. XVI, pag. 222.

    • Le Vite (ed. Milanesi). Firenze, Sansoni, 1879,

voi. IV, pag. 22.

      • Uzielli, Rie. hit. a L. <ì. V. Torino, Loe-

scher, 1896, pag. 61.


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