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delle cose esterne, « andare co’ la ima¬ ginativa ripetendo li lineamenti super- fìziali delle forme » (Asìi . I, 26 r.); e, come la sua mente, il piccolo libro di note, che porta sempre seco, è pieno di profili di visi soavi e mostruosi, di disegni d’ani¬ mali e di piante, di roccie e di monti. (C. A., 27 r.) Questo studio, da prima su- boi dinato alla pratica, si cambia a poco a poco in un desiderio, indipendente da ogni applicazione concreta, di compren¬ dere il meccanismo ciei fenomeni naturali, nei suoi pi ocessi e nelle sue leggi; l’arte della pittura diventa « una sottile inven¬ zione, la quale con filosofica e sottile spe¬ culazione considera tutte le qualità delle fonile » (Ash . I, 20 r.); e il piccolo libro di note, che porta sempre seco, si riem¬ pie di considerazioni e di principi pro¬ spettici e anatomici, zoologici e botanici, meccanici e idraulici. (R., § 4.) Penetiaie colla mente nell’ignoto, in~ dagaie la natura nelle sue fibre più ripo¬ ste diventa la passione dominante in Leonaido: « E tirato dalla mia bramosa