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le allegorie. 55


LXXVI. — ceraste.12

t Queste hanno quattro piccioli corni mobili, onde, quando si vogliano cibare, nascondano sotto le foglie tutta la persona, salvo esse comicina; le quali movendo, pare agli uccelli quelli essere piccioli vermini, che scherzino, onde subito si calano per beccarli, e questa subito s'avviluppa loro in cerchio, e si li divora.

LXXVII. — amfesibene.3

Questa ha due teste, l’una nel suo loco, l’altra nella coda/come se non bastassi, che da un solo loco gittassi il veneno.

LXXVIII. — iaculo.45

Questa sta sopra le piante, e si lancia come dardo, e passa attraverso le fiere, e l’uccide.

LXXIX. — aspiro.6

Il morso di questo animale non ha rimedio, se non di subito tagliare le parti morse. Questo sì pestifero animale ha tale affezione nella sua compagna, che sempre vanno accompagnati; che, se per disgrazia

  1. Plinio: altra sorta di serpente.
  2. ivi, lib. VIII, cap. XXIII, pag. 63 (85-86).
  3. ivi, lib. VIII, cap. XXIII, pag. 63 (85-86).
  4. Plinio: serpe velenoso.
  5. ivi, lib. VIII, cap. XXIII, pag. 63 (85-85).
  6. ivi, lib. VIII, cap. XXXIII, pag. 63 (86-88).