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d’uno dei mille. 29

perto, scamiciato, iracondo, sta sul castello come schiacciasse un nemico. L’occhio fulmina per tutto. Si vede che sa far di tutto da sè. Forse in mezzo all’oceano, abbandonato su questa nave, lui solo, basterebbe a cavarsela. Il suo profilo taglia come una sciabolata; se aggrotta le ciglia, ognuno cerca di farsi piccino; visto di fronte non si regge al suo sguardo. Eppure, a tratti, gli si esprime in faccia una grande bontà. Che capriccio fu quello di chiamarlo Nino? — Bixio! Ecco il nome che gli sta: almeno rende qualcosa come un guizzo di folgore.

Si fa notte: il Piemonte tira innanzi più veloce di noi. A quest’ora in casa mia si accende il lume, torna mio padre da fuori, la cena fuma sulla mensa; ma la famiglia tarda a sedersi... qualcuno manca.

In mare, 7 Maggio.


Fu fatto fare silenzio. Da poppa a prora tacemmo tutti, e la voce potente d’uno che leg-