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d’uno dei mille. | 21 |
Mi vibrano bene nella mente, in questi momenti, le parole di quel volontario che fu in Crimea. «Appoggiammo a Trapani, raccolta laggiù su d’una punta squallida, città colma di mestizia fin sopra i tetti. Venivano, sulle barche, dei poveri straccioni a venderci frutta, girando stupefatti attorno alla nostra nave.
«Che cosa siete? ci chiedevano.»
«Piemontesi.»
«E dove andate?»
«In Crimea, alla guerra.»
«In Crimea, alla guerra!» ripetevano chinando il capo, e se ne andavano pieni di compassione.
Vedremo Palermo? Vedremo la piazza dove fu fatto l’auto da fè di fra Romualdo e di suor Gertrude? Il Padre Canata ce lo lesse nel Colletta in iscuola; e leggendo pareva che schiaffeggiasse la plebe e i grandi, che banchettarono cogli occhi sul rogo.
Ricordo più dolce, mio padre narrava che