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suo cavallo colla gola tagliata dal Dittatore. Egli è nella polvere. E Garibaldi dal Veloce che venne fulminando per l’alto mare ad offrirsi, torna a mettersi nella battaglia colle sue grandi ispirazioni di marinaio.

Il canto del poema finirà narrando del vecchio castello, dei fuggenti a ricoverarvisi, di Bosco, inutile prode, che avrà per grazia del Dittatore spada e cavallo, mentre che ne uscirà patteggiato. E al Veloce, sopraggiunto, come fosse stata l’anima del morto Magiaro, si darà il nome di Tuköry, l’eroe di Porta Termini.


Catania 24 Luglio.


Parte la Compagnia straniera di Volf. La conduce verso Taormina il capitano Giulio Adamoli, un giovinotto lombardo tutto delicatezza e bravura. Vanno a vedere se da Messina si è mossa gente borbonica per affrontarci, e domani partirà la brigata.