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scitato? Tutto può passare per vero in quest’isola di fantasiosi. A Palermo una signora mi domandava, ma di fede, se avessi mai visto l’angelo che coll’ali para le schioppettate a Garibaldi. Risposi: non lo vidi; volevo rispondere: lo veggo, lo baderei in questo momento; ma fu galanteria che non mi potè venir detta, perchè in quella domanda c’era tanta devozione, quella signora era tant’alta d’animo!

Le vecchie suore facevano le viste dì voler tirar via dalle finestre le giovinette bianche, ma si deliziavano anch’esse a guardarci là sotto baldi, polverosi e belli. Oh la vita, quanti dolci desiri! E mi guizzò un pensiero. In ogni borgo un convento di donne e uno di maschi. Sotto questo cielo d’ardori inebrianti; all’ombra secolare di questi edifici antichi come la fede che danno un senso di cose senza principio e senza fine; in mezzo alla fioritura voluttuosa dei giardini, dove gli alberi si spandono, s’intrecciano, travagliati anch’essi dal troppo rigo-