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d’uno dei mille. | 189 |
16 Giugno.
Ippolito Nievo va solitario sempre, guardando innanzi, lontano, come volesse allargare a occhiate l’orizzonte. Chi lo conosce, viene in mente di cercare collo sguardo dov’ei si fissa, se si cogliesse nell’aria qualche forma, qualche vista di paese della sua fantasia. Di solito s’accompagna a qualcuno delle Guide, Missori, Nullo, Zasio, Tranquillini; ed oggi era con Manci, a cui veggo negli occhi i laghi del Tirolo verde ov’ei nacque. Quando incontro costoro, vestiti ora d’un' uniforme di garbo un po’ ungherese, bello, già illustrata nel quarantanove dalla cavalleria di Masina in Roma, io mi sento nascere di dire: « uno di voi mi vorrete in groppa quando galopperete per i campi nella battaglia? » Vorrei provare a un di quei cuori il mio. E sceglierei Manci, che