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d’uno dei mille. 15

lampioni per le vie, mi si schiantò il cuore. Fermai un cittadino che passava frettoloso, per chiedergli se con un buon cavallo, galoppando tutta la notte, uno avrebbe potuto giungere prima dell’alba a C... al mio villaggio. Colui mi rispose stizzito, che manco per sogno. Quella notte fu lunga e dolorosa; e ora come posso dormire tranquillo benchè lontano da’ miei e a questo passo?

Ieri sera arrivammo ad ora tarda, e non ci riusciva di trovar posto negli alberghi, zeppi di gioventù venuta di fuori. Sorte che lungo i portici bui di Sottoripa ci si fece vicino un giovane, che indovinando, senza tanti discorsi ci condusse in questo albergo. La gran sala era tutta occupata. Si mangiava, si beveva, si chiaccherava in tutti i vernacoli d’Italia. Però si sentiva che quei giovani i più erano Lombardi. Fogge di vestire eleganti, geniali, strane; facce baldanzose; persone nate fatte per faticare in guerra, e corpi esili di giovanetti che si rompe-