Pagina:Da Quarto al Faro.djvu/170

166 noterelle

mazzarci cogli occhi. Credo che se non fossimo stati così bene accompagnati, il pezzo più grosso che poteva avanzare di noi era l’orecchio. Ci inoltrammo in mezzo ad un nugolo d’ufficiali. Un vecchio Colonnello, con certa barba sulle guance che pareva cotone appiccicato, rubizzo, adusto, bell’uomo, ci accolse cortese. Anch’egli voleva a forza, farci confessare per soldati di Vittorio Emanuele.

«Eh! diceva, farebbe meglio il vostro Re, se pensasse, a’ casi suoi. Non avrà sempre, come l’anno scorso, i Francesi.

«Oh! meglio certamente, mille volte meglio se vi eravate voi; — disse pronto E... — gli Austriaci li avremmo fatti andar via anche dalla Venezia.

«Che Venezia! che Austriaci! — sclamava il colonnello guardandosi attorno, accendendosi e non volendo parere.

«E se un altr’anno e voi e noi uniti riprenderemo la partita contro l’Austria, vedrete...»