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Il rimedio vedetelo qua.

La ra la, la ra la, la ra la.
Che piacer! che piacer che sarà!
Coro La rà la, ecc.
Mas. Giovinetti, leggeri di testa,
Non andate girando qua e ià:
Poco dura de’ matti la festa,
Ma per me cominciato non ha.
La ra la, la ra la, la ra la.
Che piacer! che piacer che sarà!
Coro La ra la. ecc.
Zer. Mas. Vieni, vieni, carin, godiamo,
E cantiamo e balliamo o suoniamo.
Vieni, vieni, carin, godiamo,
Che piacere! che piacer che sarà!

scena viii.

Don Giovanni, Leporello e Detta

Gio. Manco male e partita... Oh guarda, guarda

Che bella gioventù, che belle donne!
Lep. (Fra tante, per mia fè,
Vi sarà qualche cosa anche per me).
Gio. Cari amici, buon giorno. Seguitate
A stare allegramente.
Seguitate a suonar, o buona gente.
C’è qualche sposalizio?
Zer.   Sì, signore,
E la sposa son io.
Gio.   Me ne consolo.
Lo sposo?
Mas.   Io, per servirla.
Gio. O bravo! per servirmi; questo è vero
Parlar da galantuomo.
Lep. Che eccellente marito!
Zer.   Oh! il mio Masetto
È un uom d’ottimo core.
Gio.   Anch’io, vedete.
Voglio che siamo amici. Il vostro nome?
Zer. Zerlina.
Gio.   E il tuo?
Mas.   Masetto.
Gio. Oh, caro il mio Masetto!
Cara la mia Zerlina! ti esebisco
Le mia protezione... Leporello?...
Cosa fai li, birbone?... (a Lep., che fa scherzi alle
altre Contadine
)

Lep. Anch’io, caro padrone,
Esebisco la mia protezione.
Gio. Presto: va con costor: nel mio palazzo