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Gio. Ho fermo il core in petto:

  Non ho timor, verrò.
Com. Dammi la mano in pegno.
Gio.   Eccola... Ohimè!...
Com.   Cos’hai?
Gio.   Che gelo è questo mai!
Com.   Pentiti, cangia vita:
  È l’ultimo momento.
Gio.   No, no, ch’io non mi pento...
(vuole sciogliersi, ma invano.
  Vanne lontan da me.
Com.   Pentiti, scellerato.
Gio.   No, vecchio infatuato.
Com. Pentiti.
Gio.   No.
Com. e Lep.   Sì.
Gio. No.
Com. Ah! tempo più non v’è.
(fuoco da diverse parti; il Comm. sparisce, e s’apre
una voragine)
Gio. Da quel tremore insolito:..
Sento... assalir gli spiriti!...
D’onde escono que vortici
Di foco... Ohimè; che orror!...
Coro. Tutto a tue colpe è poco: (sotto terra)
Vieni; cie mal peggior.
Gio. Chi l’anima mi lacera!...
  Chi m’agitale viscere!...
  Che strazio! ohimè! che smania!
  Che inferno! che terrori...
Lep. (Che ceffo disperato!...
Che gesti da dannato!...
Che grida! che lamenti!
Come mi fa terror!...)
Coro.   Tutto a tue colpe è poco:
  Vieni! C’è un mal peggior
(cresce il fuoco, compariscono diverse furie,
s’impossessano di Giovanni, e seco lui sprofondano)

scena ultima

Donna Elvira, Donn’Anna, Zerlina, Duca Ottavio, Masetto entrano in scena; e Leporello spaventato.

Tutti (meno Donn’Anna e Leporello)

Ah! dov’è il perfido?
  Dov’è l’indegno?
  Tutto il mio sdegno
  Sfogar io vo..
Anna Solo mirandolo
  Stretto in catene,
  Alle mie pene
  Calma darò.
Lep. Più non sperate
  Di ritrovarlo...
  Più non cercate...
  Lontano andò.
Tutti Cos’è? favella. Via presto sbrigati!