Pagina:Da Ponte - Don Giovanni, 1867.djvu/18

18
Zer. Ah! lasciatemi andar via...

Gio.   No, no, resta, gioia mia!
Zer.   Se pietade avete in core!...
Gio.   Idol mio! son tutto amore...
  Vieni un poco in questo loco
  Fortunata io ti vo far,
Zer.   (Ah! se vede il sposo mio,
  So ben io quel che può far.)
Gio.   Masetto! (Gio. scuopre Masetto)
Mas.   Sì, Masetto
Gio. E ascoso lá, perchè?
La bella tua Zerlina
Non puote, poverina!
Più star senza di te.
Mas. Capisco, sì signore. (iron.)
Gio. Adesso fate core.
I suonatori udite:
Venite omai con me.
Mas. Zer. Sì sì facciamo core,
Ed a ballar cogli altri
Andiamo tutti tre. (partono)

scena xix.

(Si va facendo notte)

Duca Ottavio, Donn’Anna e Donna Elvira in bautta; poi Leporello e don Giovanni alla finestra

Elv. Bisogna aver coraggio,

O cari amici miei,
E i suoi misfatti rei
Scoprir potremo allor
Ott. L’amica dice ben:
Coraggio aver conviene.
Di scaccia, o vita mia (ad’A.)
L’affanno ed il timor.
Anna Il passo e periglioso,
Può nascer qualche imbroglio
Temo pel caro sposo,
E per voi temo ancor (ad’E)
Lep. Signor guardate un poco
Che maschere galanti!
Gio. Falle passare avanti,
Di che ci fanno onor,
An. Ott. (Al volto ed alla voce
Ott. Elv. Si scopre il traditor.
Lep. Psi, psi, Signore maschere
psi, psi...
Anna, Elv.   Via rispondete.
Lep. Psi... psi... (ad Ottavio)
Ott.   Cosa chiedete?
Lep. Al ballo, se vi piace,
V’invita il mio signore.
Ott. Grazie di tant’onore.
Andiam compagne belle.
Lep. (L’amico anche su quelle
Prova farà d’amor.)
(Entra e chiude la finestra)
A. Ot. Protegga il giusto cielo
Il zelo del mio cor.
Elv. Vendichi il giusto cielo
Il mio tradito amor. (entrano)

scena xx.

(Sala nella casa di Don Giovanni.)

Don Giovanni, Leporello, Zerlina, Masetto,
villani e villane.

Gio. Riposate, vezzose ragazze.

Lep. Rinfrescatevi, bei giovinotti.
Gio. Lep. Tornerete a far presto le pazze,
Tornerete a scherzare, a ballar.
Gio. Ehi! caffè.
Lep.   Cioccolata.
Gio.   Sorbetti.
Mas. Ah! Zerlina, giudizio! (piano a Zerlina)
Lep.   Confetti.