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Le voglio divertir finchè vien notte.


Finchè dal vino
  Calda han la testa
  Una gran festa
  Fa preparar.
Se trovi in piazza,
  Qualche ragazza,
  Teco ancor quella
  Cerca menar.
Senza alcun ordine
  La danza sia:
  Chi ’l minuetto,
  Chi la follia,
  Chi l’alemanna
  Farai ballar.
Ed io frattanto
  Dall’altro canto
  Con questa e quella
  Vo’amoreggiar.
Ah! la mia lista
  Doman mattina
  D’una diecina
  Devi aumentar. (partono)

Scena Xv.

Giardino e casino di Don Giovanni.
Zerlina, Masetto e Contadini.

Zer. Masetto... senti un po’.. Masetto, dico...

Mas. Non mi toccar.
Zer. Perchè?
Mas. Perchè, mi chiedi?
Perfida! il tutto sopportar dovrei
Da una mano infedele?
Zer. Ah! no! taci, crudele!
Io non merto da te tal trattamento.
Mas. Come! ed hai l’ardimento di scusarti?
Star sola con un uom! abbandonarmi
Il dì delle mie nozze porre in fronte
Ad un villan d’onore
Questa marca d’infamia!... Ah! se non fosse,.
Se non fosse lo scandalo, vorrei...
Zer. Ma se colpa io non ho: ma se da lui
Ingannata rimasi; e poi, che temi?
Tranquillati, mia vita,
Non mi toccò la punta delle dita.
Non me lo credi?... Ingrato!
Vien qui, sfogati, ammazzami, fa tutto
Di me quel che ti piace,
Ma poi, Masetto mio, ma poi fa pace

Batti, batti, o bel Masetto
  La tua povera Zerlina:
  Starò qui come agnellina
  Le tue botte ad aspettar.
Lascerò straziarmi il crine,
  Lascerò cavarmi gli occhi;
  E le care tue manine
  Lieta poi saprò baciar.
Ah! lo vedo, non hai core;
  Pace, pace, o vita mia!
  In contenti ed allegria
  Notte e dì vogliam passar.
(parte)

scena xvi.

Masetto, poi Don Giovanni, di dentro e di nuovo Zerlina.

Mas. Guarda un po’ come seppe

Questa strega sedurmi! Siamo pure