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[Viaggio poco felice da Londra a Filadelfia — Trova la famiglia a New York — Diventa droghiere — Si trasferisce a Elizabeth Town — Un socio imbroglione — Un creditore poco riguardoso — Lascia il commercio e ritorna a New York — Diventa insegnante di lingua italiana — Suoi primi scolari e rapidi progressi — Recitazione della Mirra dell’Alfieri — Lascia ancora New-York e si ritira a Sunbury — Si dá nuovamente al traffico — L’imbroglione Teller — La societá di Sunbury — Gli incerti del vendere a credito — Due terribili accidenti — Un yankee poco scrupoloso ed altri parassiti del negozio — Nuovi disastri commerciali — Viene arrestato, poi liberato — Vertenze giudiziarie coi Robins — Sequestro della casa — Partenza per Filadelfia — Inutile tentativo destituirvi una biblioteca italiana — Una causa per riavere alcuni beni spettanti alla moglie — Ritorno definitivo a New-York.


Il mio passaggio da Londra a Filadelfia fu lungo, disastroso e pieno di fastidi e d’affanno. Non durò meno d’ottantasei giorni, nell’intero corso de’ quali tutti quegli agi mi mancarono, che l’etá mia, lo stato del mio spirito e un tremendo viaggio di mare parevano esigere per renderlo sopportabile, se non grato. Io avea udito dire che per andar in America bastava che io pagassi una certa summa al capitano del vascello su cui imbarcavami, e che esso poi mi somministrerebbe quello che occorrevami; ma tutto ciò andava bene per quelli che incontransi in capitani onesti, cortesi e ben educati, che studiano tutto per render dolce il passaggio a’ viaggiatori. Io caddi nell’ugne di