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E come questa cassa doveva empirsi? coll’entrate serali: col frutto, cioè, de’ vostri talenti. E, se questo frutto non rispondeva appieno alle somme destinate, avevate voi chiesto e v’aveva egli accordato di dar tutto a voi soli, e mandar allo spedale gli altri individui, e andarvi alfine egli stesso? E, se vogliam dire la veritá, non avete voi fin a questo momento fatto cosí? Quanti del corpo vostro non trovansi nelle piú compassionevoli ristrettezze in conseguenza delle diminuzioni o de’ ritardi de’ loro scarsissimi salari; mentre uno di voi può spendere due e trecento piastre in piaceri voluttuosi, in feste, in cene, in bagordi, e aver ancora le tasche piene d’oro; un altro depositarne su diversi banchi d’America tre, quattro e cinque mila; un altro spedir grosse cambiali in Italia a’ parenti, che a spese delle nostre lagrime(*) benedicon l’America; e, mentre quel Montresor che qui vi condusse, mentr’io... Non terminiam il periodo. Farebbe orrore alla pietosa nazione che deve leggermi, se terminassi il quadro che incominciai, e vi ponessi davanti agli occhi il ritratto co’ veri colori di alcuni cuori di marmo, che... Gettiam via il pennello e torniam per qualche momento a Filadelfia. Come piacque ivi l’opera? Il corpo italiano ebbe in quella cittá, da’ veri conoscitori, gli stessi applausi ch’ebbe prima a New-York. La Pedrotti, Montresor, Fornasari ed Orlandi piacquero molto, né Corsetti e la Marozzi furono defraudati della lode loro dovuta pe’ loro talenti. Si trovaron ottimi i cori, l’orchestra e i direttori eccellenti; il primo violino, l’oboè e il contrabbasso suonatori di primo ordine; Bagioli, e come direttore e come compositore, singolarmente ammirato. Anche la scelta dell’opere fu appruovata; e la sola Italiana in Algeri non ebbe l’effetto desiderato. Se la vanitá del signor dittatore posticcio non m’avesse sforzato a ritirarmi da un ridicolo e maleducato compagno, quell’opera non si sarebbe rappresentata a Filadelfia, dopo la solenne caduta che fece a New-York, né si sarebbero molti altri errori commessi, che, con disdoro (i) Sto anch’io tra quelli che piangono.