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e gli altri ottimi o almeno idonei per le parti secondarie: come in ciò fu servito egli da’ suoi agenti? De’ quindici che scritturaron per lui, quanti sono i superflui, quanti gl’inabili, quanti gli ottimi, quanti i buoni, quanti finalmente i soggetti che antonomasticamente «soggetti da cartello» si denominano? E con un corpo composto di tanti e di tali membri, otto de’ quali potean facilmente cangiarsi in quattro, con minore spesa e maggior profitto di tutti, potevate mai credere che l’impresario pagar potesse le somme esorbitanti, che, permettetemi dirlo, per circostanze e ragioni spurie, gli furono estorte? Il signor Giacomo Montresor è un personaggio abilissimo nel mestier d’impresario. La bontá del suo core e l’integritá de’ suoi principi è generalmente conosciuta e confessata; ma questa bontá e questa integritá appunto furono e son tuttavia le ragioni de’ suoi errori, perché, troppo facile a compiacer tutti e a credere a tutti, è bindolato e ingannato spessissimo da persone intrigatrici e di mala fede. E questa pur fu la causa per la qual condiscese, senza abbastanza riflettere, d’accordarvi le paghe che egli allor non doveva e ch’or non può darvi. Che gli rimane dunque da fare presentemente? Dovrebbe egli lasciar perir tutti quelli che son venuti dall’Italia con voi, dovrebbe eziandio perir egli stesso, per darvi, non quello che credete ch’egli vi deva, ma quello che in realtá né egli vi deve, né voi gli dovreste chiedere? Non mi guardate con occhi torvi, signori: ho detto, ridico e m’ingegnerò di pruovare ch’ei non vi deve se non quello che vi può dare, e che voi non avete alcun diritto d’esser pagati da lui se non come può, non come pretendete; e che il piú infimo della compagnia ha il medesimo diritto, che avete voi, d’esser pagato a proporzione del contratto e delle entrate serali ; né il Montresor istesso può obbligarsi a star senza il suo stipulato salario, per dar a voi quello che ingiustamente pretendete. Si, arditamente ve lo ripeto, le pretensioni vostre son ingiustissime. Quai furono i patti che reciprocamente faceste? di darvi a chi quindicimila franchi, a chi venticinquemila, a chi quarantamila e di prenderne venticinquemila per se medesimo. E da qual fondo dovevan trarsi tali somme? dalla cassa teatrale.