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I BRANI DELLA PRIMA EDIZIONE SOPPRESSI NELLA SECONDA Pag. 9, riga 28: Ceneda, di cui darò al mio lettore le due sole stanze che tengo in mente. Perché qual franco corridor, che senta la rauca tromba che il rappella al corso, se vicin scorge l’emolo che avvampa di giunger primo al segno, ov’ei d’ir tenta, freme, nitrisce e, giá negletto il morso, sen corre si che quasi orma non stampa colla ferrata zampa; ma, pien d’ardir, d’infaticabil forza, non rallenta o raffrena il corso suo, ma piú e piú il rinforza, destro e veloce che si vede appena, fin che alla mèta giunge, per cui lo spron della Vittoria il punge;