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mascherato, equivocò il mio gondoliere, e condusse voi in sua vece nella mia gondola.

Fu trattenuto il Mocenigo dal gioco, ed io, che sapeva le case che frequentava, andai a trovarlo. Ho giudicato allora prudente cosa lo sciogliere ogni relazione con lui. Foss’cgli innamorato d’un’f.Itra donna, o fosse talmente distratto dal gioco, che luogo in lui piú non rimanesse per un’altra passione, pareva che il suo amore si fosse non solo raffreddato, ma quasi estinto.

S’adattò facilmente alla mia risoluzione, e andò alla campagna per qualche tempo. Ho mandato allora per voi; ma, udendo ch’eravatc partito da Venezia, aveva quasi deposto la lusinga di rivedervi. Siete con me, udiste i miei casi e lo stato mio. Se il vostro cuore è libero (il che nell’etá vostra non parmi facile), se vi dá l’animo di lasciare la vostra patria, se vere sono le belle cose che mi avete dette la prima volta che mi vedeste, io vi fo dono di me e di tutto quel che possedo ; il che credo che sia sufficientissimo a farci vivere decorosamente in qualunque parte del mondo. Basta trovar un paese, che ponga in salvo la mia libertá; giacché la mia pace mi pare che sará abbastanza assicurata, se potrò esser con voi. — Per quanto bella sembrasse un’olTerta si generosa, non ebbi coraggio d’accettarla senza riflettere prima alcun tempo. Le domanda: tre soli giorni a risolvere; il che non senza noia e mal animo parve accordarmi. Pareva che questa misera avesse un interno presentimento della sorte infelice, che le pendeva sul capo. Rimasi due ore con lei. Ritornato a casa, ebbi una piccola battaglia di gelosia colla mia damina. Passai il resto della notte in riflessi e meditazioni. Era difficile dire quale di queste due donne fosse la piú bella, benché diverse Luna dall’altra quanto è possibile immaginare. La veneta era piccola, delicata, gentile, candida come la neve, con due occhi languidamente dolci e due vezzose pozzette che ornavano le sue guance, a fresche rose somigliantissime. Tutte l’altre sue parti erano regolari. Non aveva avuta molta cultura quanto allo spirito, ma era dotata d’una tal grazia nelle maniere e di tale vivacitá ne’ discorsi, che non solo s’insinuava negli animi, ma incantava