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che mi giovò poi moltissimo a rimettere nel posto che lor era dovuto le lettere e i letterati del mio paese. Feci immediatamente un catalogo, cui pubblicai colle stampe, ed ebbi il supremo diletto di veder per piú giorni nel mio magazzino di libri i primi sapienti ed i primi signori di Londra, che approvarono e protessero colla borsa il mio nuovo stabilimento. Fra questi citerò con orgoglio i nomi venerabili di lord Spencer, William Payne, lord Douglas e lady Devonshire, che in men d’otto giorni spogliaron la mia bottega di quattrocento volumi almeno, ma arricchirono la mia borsa di altrettante ghinee, in cui ebbi due terzi e piú di profitto. Scrissi sul fatto a Venezia, a Firenze, a Livorno, a Parigi, e da tutte queste parti trassi un numero immenso d’opere classiche tanto antiche che moderne.

10 seguitai a frequentare le vendite, e per molti mesi non ebbi competitori.

A poco a poco però tutti i librai di Londra cominciarono a fiutar il dolce, e il prezzo de’ libri italiani crebbe a dismisura, e particolarmente deH’antiche edizioni. Io frattanto, camminando di questo passo e lieto di veder proceder le cose con tanta prosperitá, giunsi ad arricchire in modo incredibile la mia collezione. In meno di un anno ebbi nel mio negozio piú di ottomila volumi d’opere scelte, molto ricercate e meglio pagate. Levai allor l’ipoteca della stamperia e feci imprimere varie operette italiane, tra le quali un piccolo saggio delle mie proprie poesie. Altra ragione io non ebbi di pubblicarle che un certo bisogno di dar del lavoro a due giovani stampatori, di cui bramava conoscere la capacitá. A questa edizione però devo 11 piú puro ed il massimo de’ piaceri da me in tutto il corso della mia vita sperimentato, l’amicizia, cioè, deH’amato, rispettato e riverito da me piú che tutti gli uomini della terra, Tommaso Nlathias. La storia di questo illustre letterato, per quel che riguarda me, è troppo importante, perch’io non mi creda obbligato di parlarne diffusamente. Conoscitore perfetto della lingua greca, latina, inglese, francese e italiana, dottissimo, eruditissimo e pieno di genio e di gusto per la bella poesia, egli aveva