Pagina:Da Ponte, Lorenzo – Memorie, Vol. I, 1918 – BEIC 1797111.djvu/230

inoltre da masnade di genti, che per timore e per odio distrussero ogni commercio, annientarono le manifatture, raddoppiarono in infinito i bisogni, tolsero tutti i mezzi, crearono mille opinioni, mille interessi, mille partiti diversi e condussero tra’ cittadini le rivalitá, il rancore, le nemicizie, la malafede e la misera necessitá di far di tutto per vivere.

Per colmo de’ mali, la sana e robusta gioventú, che potrebbe coll’industria e colla fatica assistere le famiglie, appena capace di portar l’armi è obbligata di correre e di morire alle baracche, dove se le insegna a combattere lontano dal l’adorata sua patria. Quelli, che rimangon con noi, sono le donne, i fanciulli, gl’infermi ed i vecchi; e che si fa per mantenerli? Quel che fo io, e qualche volta molto di peggio. Ecco Venezia ! — Mentre ei parlava, gli balenava in tutta la faccia un tal foco di risentimento, d’indegnazione, di veritá, ch’io non vedeva piu in lui il giocatore di faraone dall’«Eccellenza, si» ed «Eccellenza, no», o il cencioso mendico dalla sportella di pesce; ma mi parea di vedere e d’udire in lui un Davide o un Geremia, che versasse lagrime od ergesse lamentazioni sulle ruine di Babelle o di Gerosoliina. Io non aveva mai immaginato che costui possedesse una tal acutezza d’ingegno, un si giusto criterio ed un sentimento si nobile e delicato ; ma vexalio dal mtellcctum. Rimase piú di due ore con me, gli feci con dolce forza accettare in dono alcuni zecchini (credo dodici), e parti caricandomi di benedizioni e di ringraziamenti. Non seppi piu nulla di lui Se i detti di questo nobile sventurato mi squarciassero il core, lo pensi chi legge. Da quanti pensieri e riflessi non fu agitato allora il mio cuore, acceso come fui sempre d’ardentissimo amore per una patria, che, a dispetto de’ torti fattimi, io riguardava come la piú chiara, la piú illustre e la piú famosa del mondo, o si ricorra alla sua origine o si esamini il suo incremento, le sue leggi primitive, le sue vittorie, la sua forma e situazione ed i suoi monumenti, o si consideri finalmente il carattere de’suoi abitatori, che «boni Veneti» fin da’primi tempi della lor esistenza nazionale chiamati da’ principi e dalle