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salute del nostro Lorenzo e preghiamo Dio che ci dia la grazia di vederlo prima ch’io muoia. — Non aveano ancora \uotati i bicchieri, che io picchiai alla porta e udissi suonare da tutti gli angoli della casa: — Lorenzo! Lorenzo! — Bisogna non aver un core per non concepire lo stato di un vecchissimo padre (egli avea giá passati gli ottanta) in quello straordinario momento. Io sovra tutti posso congetturarlo da quel ch’io stesso sentii. Rimanemmo avviticchiati insieme per molti minuti, e, dopo una gara reciproca di baci, di carezze, d’abbracciamenti, che durarono fin alle dodici della notte, sentii alla porta della casa degli urli di gioia, delle voci che chiamavano altamente :

— Lorenzo! Lorenzo! — onde, affacciatomi alla finestra, vidi allo splendor della luna una quantitá di gente, che domandava d’entrare. La porta s’aperse, ed ecco in un momento, nella camera dov’io era, i miei buoni amici di quella cittá, che alla novella del mio arrivo vennero tutti a vedermi. Conobbi quella sera di quanto piacere è capace un core e quanto veramente sia dulcis amor patriae, du/ce videre suos.

Sebben tutti cari mi fossero questi amici e compagni della mia gioventú, e gratissima fossemi la loro visita, pur non ricorderò qui che due nomi, come di persone che io amava e stimava singolarmente e dalle quali io era con pari tenerezza riamato : Antonio Michelini e Girolamo Perucchini, due angeli d’amicizia, di cui il mio core vuole ch’io parli a preferenza di tutti gli altri. La dolcezza de’ lor caratteri, la lor benevolenza per me, la stima che quindi faceano di me e de’ versi miei, me li avevan resi sicari, ch’io non era felice senza esser con essi, né essi senz’esser con me. Io era trattato da tutti due come fratello, e come figliuolo da’ loro genitori. Ci consigliavamo, ci confidavamo i secreti e ci aiutavamo negli amori. Il primo non era né letterato profondo né poeta, ma amava la letteratura, aveva buon gusto ed ottimo criterio, ed era dell’etá mia. Non so se ancor viva, ma lo desidero ardentemente; e, se queste Memorie gli cápitano mai alle mani, sappia quali sono i miei sinceri sentimenti, e sappia ancora che come li ho conservati