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gratitudine e per inclinazione, con cui passai molte ore dottamente felici, e che per sei anni continui, cioè dalla rappresentazione del Burbero a quella deila Cifra, era stato, piú che amico, fratello mio. Il suo troppo affetto per la Cavalieri (nominiamola), donna che aveva abbastanza di inerito per non aver bisogno d’alzarsi per via d’intrighi, e il mio, parimente soverchio, per la Ferraresi (nominiam anche questa), fu il dolente motivo di rompere un nodo d’amicizia, che dovea durar colla vita, e che s’è ben in me raffreddata per qualche tempo, ma colla lontananza e co! tempo rinacque piú che mai viva, per detestare chi ne fu la causa e per chieder dopo trentatré anni perdono di si gran fallo a Dio ed al caro amico, se ancora vive<d; il che mi sará dolce sapere.

Fu a questi tempi, cioè verso l’anno 1790 , che il mio augusto signore e protettore mori. Il desiderio di questo ottimo principe era di porre sul trono dell’Austria il nipote Francesco, imperadore attuale, educato da lui nei suoi stessi principi.

Cosi sperava di dare l’ultima mano alle cose cominciate da lui. Leopoldo s’oppose: aveane il dritto di successione, e volle regnare. Giuseppe tuttavia mori rassegnato e tranquillo, e al medico, che ebbe l’onorato coraggio di annunziargli la morte, fece rie’ doni degni di lui. E questa è la storia vera di quel grande evento. Io stava nell’anticamera del mio moribondo signore, con un piccolo numero di persone che gli prestavan in lagrime gli ultimi uffizi. I primi medici della cittá l’assistevano, e, quantunque sicuri che inevitabil fosse la di lui dissoluzione, nessuno avea avuto l’ardire o, per meglio dire, la forza di dirglielo. Accortosi l’imperatore della loro irresolutezza, fece chiamar a sé il dottor Quirini, e, pregandolo e quasi comandandogli di dirgli il vero, fece si che quel bravo medico gli annunziò, lagrimando, l’impossibilitá della sua guarigione. Ciò accadde il giorno medesimo in cui la principessa di Wirtemberg, prima sposa del regnante imperatore Francesco, (1) Seppi di poi con iolore che il Salieri mori.