come d’un lungo sguardo nemico seguivano il nostro
8passo; vincean d’un freddo fascino i nostri cuori.
Una paura ignota ci strinse. Pensiero di morte
10illuminò d’un lampo l’anima sbigottita.
Parvemi andar lungh’esso un lido letale, uno Stige;
12e de l’amata donna l’ombra condurre meco.
Tutte di nostra vita lontana le imagini vaghe
14si dissolveano; ed. ecco, tutto era morte in noi,
tutto; ed il nostro amore, il nostro dolore, la nostra
16felicità non altro eran che morte cose.
Oh visione aperta per sempre a l’anima mia!
18Rapidamente l’acque s’oscuravano.
Senza tremare, immote, opache, celando l’abisso,
20più minacciose l’acque parean volgere