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36 | elegìe romane |
II.
Ben tale dea presente, cui nomano Luna i mortali,
28empie d’un amoroso spirito i cari luoghi.
Ben questi elesse talami verdi e profondi la dea
30a gli amor suoi segreti, paga d’angusto impero.
Piacquesi de’ lavacri, che artefice umano compose,
32ella obliando i chiari fonti, gli azzurri fiumi:
l’agile per le selve d’Etolia corrente Acheloo,
34truce figliuol di Teti, vago di Dejanira;