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Quale tremor giocondo la pace de gli alberi, o Muse,
     2agita e a le richiuse urne apre il sen profondo?

Chi, dentro gli àlvei muti svegliando gli spirti del canto,
     4leva sì largo pianto d'organi e di liuti?

Chi dentro i marmi sordi, immemori d'acqua corrente,
     6mette novellamente fremito di ricordi?

Chi tante mai canzoni, o Muse, trae su da tant'acque?
     8Ella è, che pur vi piacque. Muse; è Vittoria Doni.