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quando sono rinviati a casa, la loro malattia e... guarita — o — non dipende da causa di servizio!1
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- ↑ L’ultimo D. L. sulle «Pensioni di guerra» (2 settembre 1917) ha abolito l’iniqua distinzione fra «causa ed occasione di servizio», e viene considerato come causa di servizio qualsiasi evento, che abbia determinata ed aggravata la malattia preesistente col militare. L’innovazione è larga nella nostra legislazione, tanto più che vengono con lo stesso decreto sistemati gli infortunii nei servizii attinenti alla guerra, anche se fuori della zona ed estese le provvidenze ai corpi operanti in paesi esteri o militarmente occupati e nelle nostre Colonie. Ma gli «invalidi per malaria» restano in gran parte scoperti da questo, come da altri decreti precedenti, o, per meglio dire, sono più degli altri esposti alle controversie ed ai litigi: a) per la natura della malattia; b) per la sua ulteriore evoluzione; c) per la condizione sociale degli infortunati.
Il Regolamento 20 maggio 1917 (per l’esecuzione dell’art. 22 del D. L. 12 novembre 1916) non fa cenno della malaria in nessuna delle dieci categorie d’infermità per i militari mutilati o invalidi a causa della guerra o di altri eventi di servizio. L’art. 17 della I Categoria e l’art. 13 della II sono troppo vaghi e generali per poter comprendere tutte le manifestazioni della malaria. Bisogna, far capo all’articolo 8 del nuovo «Regolamento delle imperfezioni e delle infermità» per trovare qualche espressione concreta nei riguardi della infezione malarica. Applicato detto articolo, che concede la «Riforma», (in seguito ai risultati dell’Osservazione e delle Cure infruttuose!) — resta tuttavia il dubbio intorno alla categoria da tener presente per la liqui-