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restituire alle normali funzioni? Dovranno questi feriti per... malattie essere alzati e sorretti o dovranno ancora essere spinti col piede, perchè deboli ed inabili, secondo l’evangelico Zarathustra? E vi sono nelle terribili contorsioni di questa guerra, dopo i ciechi, i deformii e tutti gli altri mutilati; vi sono, a fianco dei feriti del polmone, altri superstiti più meritevoli dell’opera salvatrice della nazione dei feriti dalla malaria?

La guerra non ha creato nei riguardi della malaria un problema sociale nuovo, come quello dei mutilati; ma la malaria ha innegabilmente trovato nella guerra un potente alleato per svilupparsi e diffondersi.

L’Italia aveva già fatto un gran passo nel campo della medicina sociale con la lotta contro la malaria; ma la conflagrazione europea ci ha fatto fare all’improvviso uno sbalzo indietro, per la rilassatezza nell’opera di prevenzione e di tutela davvero colpevole nelle zone extra-belligeranti, per cui abbiamo avuto l’inquietante fenomeno di una enorme proporzione di morbilità sia nelle nostre campagne, sia fra i soldati combattenti1.

  1. L’organizzazione igienico-sanitaria delle truppe è stata oggetto delle maggiori cure da parte del Comando Supremo. Nelle zone di operazioni, a disciplinare la lotta antimalarica, fu inviato uno dei nostri più distinti malariologi. Tutte le vie di san-