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82 | ettore fieramosca |
sparecchiato, vennero richiamati dal duca per la risposta.
Fu questa, com’era dovere, piena di orgoglio e di jattanza. Esser pronti i Francesi a combattere, volersi fossero non dieci ma tredici; numero tenuto infausto e scelto a presagir malanni agl’Italiani.
Fu consegnata ai messaggieri una lettera chiusa per Consalvo, e separatamente una lista de’ combattenti scelti per la parte francese.
Così accomiatati tornarono al padiglione aspettando che venissero i cavalli per partire. Comparvero intanto fiaschi di vino e bevettero in compagnia di molti cavalieri, fra i quali era Bajardo. Com’ebber bevuto, questi pregò Fieramosca gli facesse veder la lista de’ combattenti. Ettore se la cavò di seno e gliela diede: allora tutti curiosi si strinsero a Bajardo, ed egli lesse i nomi seguenti:
- Charles de Tourges.
- Marc de Frignes.
- Giraut de Forses.
- Martellin de Lambris.
- Pierre de Liaye.
- Jacques de la Fontaine.
- Eliot de Baraut.
- Jean de Landes.
- Sacet de Jacet.
- Guy de La Mothe.
- Jacques de Guignes.
- Naute de la Fraise.
- Claude Grajan d’Asti.
— Claudio Grajano d’Asti! — esclamò Fieramosca guardandolo con maraviglia.
— Sì, Claudio Grajano d’Asti, rispose questi. Vi pare forse che non sia grande e grosso come gli altri?
— Ma ditemi, messer Claudio, sapete voi perchè si combatte questa sfida?