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marsi, e forniamo una lama. Il vocabolo francese, che in senso proprio vale turcasso, vi fu apposto per similitudine.

TROUSSE s. f. Guaina, astuccio. I soldati vi mettono aghi filo bottoni o cose altrettali. Le quali cose vengon posto da’ nostri in una borsetta di cuoio.

TROUSSE De forets. Fascio dipunte o saette.

TUNE s. f. Platea. È l’insieme di un letto di fascine riunite morcè linee di graticciate, e carico di ciotoli

USTENSILES À rougir les boulets. Utensili da arroventare le palle.

VARLOPE s. f. Sbozzino , e fra gli artifici sgrossino. uno strumento da falegnami cioè un pialletto allungato (rabot allongé) per unire e pulire il legname. Poi v‘ha la grande pialla (grande varlope) , la piccola e la mezzana. In Toscana l’addimandano piallone.

VIDOIR s. m. Votatoio.

VILEBREQUIN s. m. Verina. Genere di trapano di ferro oppure di legno, che si adopera a far fori orizzontali ed anche verticali, spingendolo col petto o con una mano o facendolo girare coll‘altra. La parte con

cui tiensi ferma, e dalla quale si appoggia al petto , è il manico conformato a guisa di un lungo con largo. cappello: dal lato opposto al manico si adatta e si ferma la saetta; e la parte che s'impegna per farla girare dicesi zanca , la quale è piegata in arco , ed ha un codolo che gira nel manico. In alcune parti d’Italia chiamasi trapano orizzontale a mano.

VINDAS, Vindau, Vindax s. m. Argano verticale. Nella Toscana vien comunemente chiamato verricello.

VIS DE RAPPEL Vite di richiamo. Quella nelle macchine mercè la quale dossi il movimonto dolcissimo.