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quale si unisce al pennone in tutta la sua estensione.
De rateai;. Testata di iacea.Quc'mem-
bri prismatici de' becchi più sporgenti a poppa ed a prua.
TETIÉRE s.f. Ttslitra. Parte della briglia, o propriamente quella dove è attaccato il portamorso della banda destra ,c passa so- pra la testa del cavallo, o arriva alla ban- da manca che termina con la sguancia. Suole anche prendersi per tutta la briglia senza redini e morso. V. Bride.
TÈTON s. m. Capezzolo. Testa del grano del focone verso l'anima, nè è fatto a vite.
TllAlILACUE s.f. Armi degli antichi Fran- chi; alcune erano offensive siccome un'ala- barda o uno spiedo ; ed altre difensive sic- come rotelle o piccoli scudi.
THÈATRE DE LA GUERRE. Sedia o sede della guerra , e troppo servilmente , nè usato da’buoni scrittori, teatro della guer- ra. Quel tratto di paese o quella provincia entro cui il capitano disegna di esercitar la guerra , di combattere , ed ove si fa la guerra col maggior nervo dello forze.
TIC s. m. Ticchio. Specie di malattia de'ca- valli.per la quale si hanno a quando a quando un movimento convulsivo, e mor- dono le mangiatoie,rastrelliere.V.TARES.
T1GE s. f. Fusto. Canna della chiave elio da un capo ha l’anello , dall'altro gl' ingegni.
T1ERCIER v. n. Terziare. Misurare in tre luoghi con un compasso ricurvo od altro strumento un pezzo per vederne i diame- tri. Ed era voce frequentissima presso gli artiglieri de'secoli passati. Oggi rimano in uso per dinotare il cimento,cui sottopo- nesi una lama.
TIERS-POINT s. m. Limatriangolarc, trian- golo. E questo vocabolo è certamente più particolare.dinotando quella lima della for- ma di una piramide triangolare , i cui an- goli al vertice sono acutissimi.
T1LLE s.f. Tiglio. Pelle finissima tra la buc- cia ed il legno del tiglio, propria a far cor- de che non si allungano.
T1LLEUL s. m. Tiglio , tiglio femmina . o figlia. Il suo legno è leggiero, facile a ta- gliarsi per ogni verso, c difficile a spaccar- si. Se ne fanno specialmente tacchi e spo- lette: il suo carbone perchè leggiero, è pur buono per la polvere da fuoco.La sua cor- teccia si fila, e fasscnc pur della carta. V. Bois.
TIMBALE s.m. Naccaro , nacchera, timbal- lo , timpano, taballo. Ma il timballo mili- tare è uno strumento di rame proprio della cavalleria . in foggia di due grandi vasi vestiti di cuoio; e por di sopra nel largo della bocca coperti con pelle di tamburo ,
che si suonano con due bacchette, batten- do vicendevolmente a tempo or sopra l'uno or sopra l'altro. L'artiglieria ne usava un tempo.
TIMBALIER s.m. Timballiere. Suonator di nacchera.
TIMBREs.m. Campana: e fra'nostri artifici calotta. Parte tonda dell'elmo che sta sulla testa e rimane per lo più divisa da un ci- miero.
TIMBRE s. m. Bordonierc. Parto del tambu- ro. V. Tahiioir.
TIMON s. m. Timone. Parte dell’avantrai- no. V. Avahtraik.
TIMON s. m. Agghiaccio, manovella. Parte del timone ( gouvehhail J che si prolunga dentro le barche o navi , e serve per far girare il timore agli agugliotti.
TIMONNIER s. m. Timoniere. Colui il qua- le è all’ sghiaccio o alla ruota del timone per governare il legno.
T1NE, Tire deveoncage. Afastello.Yaeo di legno largo di bocca, fatto in tondo di do- glio , con due di esso sporgenti in fuori c forato: questi sporgenti chiamansi orecchie, nelle quali si fa passare una stanga per alzarlo e trasportarlo in due pcrsone.Ser- Yono a parecchi usi, massime al trasporto della materia da polvere da'mortai ai gra- niloio, capace ciascuno di 120 libbre.
T1NS s.m. Tacchi : in veneziano careghe.
TINTEMENT s. m. Tintinnio. Suono del pezzo quando spara ; ed è voce adoperata da' moderni artiglieri.
TIR s. m. Tiro, sparo. V atto del timo ed anche il colpo che si fa tirando. Il primo vocabolo si usa per le armi biancho c da fuoco e più frequentemente per queste ul- time. Il tiro dello armi da fuoco si aggiu- sta col pigliar la mira dalla superficie su- periore dell’ arma sino all’ oggetto elio si vuol percuotere.V. Coup de cuarge, Fec, Cot'P DE FEU , VoLÉE.
A' boulets rocges. 7Tro a palle roventi
o rosse. Adoprasi nelle batterie di costa contro alle navi.
A’ la cirle. Tiro al bcrsaglio.EA è pro- priamente il bersaglio dello armi da fuoco portatili, cioè o un soldato dipinto al natu- rale sopra una tavola , ovvero, elio oggi è più generalmente usato, un rettangolo alto cinque piedi e sci pollici sul tcrrono , c ventuno pollico largo. Nel mezzo si vode una fascia nera orizzontale della larghezza di tre pollici , c due altre al di sopra.
A' toite volée. Tiro massimo ovvero
di rotata: Uro persola han chiamato i pra- tici qualche volta. È quel tiro delle armi, o delle bocche da fuoco con cui il proietto vien lanciato alla maggior distanza cui
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