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222 | turlendana ritorna. |
era compreso d’altro che della singolarità dell’avvenimento. Un improvviso impeto d’allegrezza lo prese, salendo spontaneo dai precordi.
‟Andiamo da Rosalba! andiamo! andiamo! andiamo!”
Egli traeva il reduce per un braccio, a traverso il fondaco dei bevitori, agitandosi, gridando:
‟Ecc’a qua Turlendana, Turlendana marinaro, lu marito de mógliema, Turlendana che s’era: morto! Ecc’a qua Turlendana! Ecc’a qua Turlendana!”