Pagina:D'Annunzio - Notturno.djvu/55


notturno 43

raglia quando gli fu annunziata la commissione giapponese. Si parla della «psiche» giapponese, poi di quella cinese. Manfredi parla con acume del gran signore cinese, dell’impossibilità di entrare nella sua intimità, della sua cortesia impenetrabile.

Sono le due. Bisogna partire. Il motoscafo è pronto.

Il gatto nero si nasconde sotto il divano. Durante la colazione, mangiava in una scodella, con tal piacere che la coda si moveva come quando i gatti sono in amore.


La tavola vicino a una finestra e a una stufa.

La finestra è socchiusa perché il calore è troppo vivo. Si apre a ogni ventata.

La luce grigia e fredda su la mensa, su i fiori.

La bora era così forte che il marinaio del motoscafo pensava dovesse durare almeno una settimana!