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468 | notturno |
quattro ire, nel Carso senza ombra e senza acqua. E per noi la bocca arsa dal fiele risoffia lo spirito e la speranza.
I fanti vi s’eternano. Li rivedo assalire le creste, soli con il baleno dell’acciaio e con lo sguardo della Patria. Li rivedo insorti contro il cielo tonante. Sembrano da prima sterpi e trìboli squassati dalla bufera. Poi diventano uomini irti. Poi diventano denti della roccia irosa. Mordono l’eternità.
Io ho le mie quattro croci fraterne.
Giuseppe Miraglia è crocifìsso alla sua ala.
Luigi Bailo è crocifìsso alla sua ala.
Alfredo Barbieri è crocifìsso alla sua ala.
Luigi Bresciani è crocifisso alla sua ala.
Io non posseggo i lini del discepolo da Arimatea né i balsami di