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quattro ire, nel Carso senza ombra e senza acqua. E per noi la bocca arsa dal fiele risoffia lo spirito e la speranza.

I fanti vi s’eternano. Li rivedo assalire le creste, soli con il baleno dell’acciaio e con lo sguardo della Patria. Li rivedo insorti contro il cielo tonante. Sembrano da prima sterpi e trìboli squassati dalla bufera. Poi diventano uomini irti. Poi diventano denti della roccia irosa. Mordono l’eternità.


Io ho le mie quattro croci fraterne.

Giuseppe Miraglia è crocifìsso alla sua ala.

Luigi Bailo è crocifìsso alla sua ala.

Alfredo Barbieri è crocifìsso alla sua ala.

Luigi Bresciani è crocifisso alla sua ala.

Io non posseggo i lini del discepolo da Arimatea né i balsami di