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notturno 363


Talismani di tutte le materie e di tutte le forme s’accumulano sopra la sponda del mio letto; e ciascuno contiene il miracolo occulto che non può essere rivelato se non dalla fede.

All’alba ho sognato che mia madre si chinava su me con un viso ringiovanito, e mi toglieva la benda, e mi scopriva la pàlpebra, a me l’addolciva prima con l’alito e poi me la premeva con le labbra.

Ero guarito. Avevo riacquistato la vista intiera. L’occhio m’era ridivenuto fresco e limpido come in un risveglio dell’adolescenza.

Tanto vivace era l’illusione che mi son levato sul gomito palpitando. Ho sollevato la fascia lenta, la compressa risecca. Ho chiuso l’occhio sinistro. Ho riveduto il ragno nero e immoto.


Mia madre non sa, non comprende. Anch’ella è nel suo buio.

Ma da qualche giorno mi visita