Pagina:D'Annunzio - Notturno.djvu/35


notturno 23


È un attimo, accompagnato da un luccicore come di fosforescenza.

La sillaba si spegne, si cancella, si perde nella fluida notte.


Il pensiero sembra correre sopra un ponte che dietro lui precipiti. L’arco poggiato alla riva è distrutto, sùbito crolla l’arco mediano. L’ansia raggiunge la riva opposta con uno sgomento di scampo, mentre il terzo arco cede e sparisce.


Scrivo come chi caluma l’àncora, e la gomena scorre sempre più rapida, e il mare sembra senza fondo, e la marra non giunge mai a mordere né la gomena a tesarsi.



Come il rapimento di una melodia che sorge improvvisa da un’orchestra profonda; come la rivelazione d’un verso che sveglia il suono segreto dell’anima; come il messaggio